"Mecojoni" è espressione tratta dal dialetto romanesco, ormai diffusa in tutta Italia, che significa "Accidenti!", caspita!" Indica meraviglia, e corrisponde all'italiano "cazzo!" e al napoletano "azz!" Il significato di "mecojoni" è chiaro a tutti. L'etimologia no. Molti pensano che "mecojoni" derivi da "me cojoni!": "i miei coglioni!" , chiamati in causa come l'elemento più significativo e rassicurante cui un uomo possa fare appello, in questa nostra società maschilista, quando riceve una notizia che lo sconvolge. Quest'etimologia, per quanto suggestiva, è falsa. Ecco quella vera: "mecojoni" viene da "mi coglioni?", indicativo presente, seconda persona singolare del verbo "coglionare", nel senso di "mi stai trattando come un coglione?", ovvero: "mi stai prendendo in giro?" Ma come mai i coglioni (i testicoli), tenuti in gran conto nella nostra società maschilista per il loro decisivo intervento nella copula e nella riproduzione (da cui, di un uomo molto capace, si dice che "ha le palle"), quando si passa al singolare (coglione) indicano invece una nullità? La storia dei coglioni, in quanto testicoli, è degna di essere ripercorsa.
Per quanto strano possa sembrare, c'è voluto un sacco di tempo perché l'atto sessuale e la nascita di un bambino fossero messi in rapporto di causa-effetto. Nove mesi di distanza tra i due eventi sono tanti… Nell'antichità, la donna era perciò considerata capace di generare "da sola" un essere umano, e quindi era considerata assai più potente dell'uomo; da qui la venerazione delle divinità femminili, le Dee della fertilità, di cui esistono tracce a partire dalle civiltà pre-fenicie e sumeriche (??) Quando il nesso tra atto sessuale e procreazione divenne chiaro, i rapporti si ribaltarono: d'accordo, il figlio lo fa la donna, ma se l'uomo non interviene a monte, tutto va al medesimo: cioè a monte. Assistiamo così alla vittoria dell'apparato riproduttivo maschile, coglioni compresi. I testicoli diventano il simbolo della virilità, toccarseli protegge contro le divinità malediche… Ma tutto questo ben presto si rivelerà un trionfo del c…. Dall'antica Grecia in poi, l'uomo ha cominciato ad essere orgoglioso delle proprie doti intellettuali: sono queste, dicevano i filosofi, che ci elevano al di sopra degli animali. Si è cominciato così a considerare la sessualità come un istinto basso praticato attraverso organi situati in basso, e non in alto: quindi non nobili, come invece è il cervello. Il Medioevo, col suo fervore religioso, diede una mano alla criminalizzazione della sessualità: fatto da Dio a sua immagine e somiglianza, l'uomo doveva distaccarsi dagli istinti più bassi. Il Rinascimento e l' Illuminismo confermano orgogliosamente il primato dell'ingegno umano sulla biologia. Chi non usa la testa: chi fa le cose "con i piedi", e si comporta come un mammifero che non è dotato di capacità mentali superiori come le nostre, è un coglione. Parola che diventa sinonimo di incapace. Di uomo senza qualità. Di conseguenza, "coglionare" significa "trattare qualcuno da coglione, dunque da incapace: in sostanza, prenderlo in giro.
S.mail, la posta elettronica che dice chi sei, e anche come sei, propone da alcuni anni degli indirizzi dialettali, che hanno avuto molto successo: lo sviluppo del global (e cosa c'è di più global diinernet?) ha promosso un grande ritorno al local.
Uno di questi indirizzi è iltuonome@mecojoni.it
Chi si regala l'indirizzo nome@mecojoni.it, e lo usa, dice indirettamente di essere una persona sorprendente: che vi stupirà. E vi fa sapere di essere pronto a stupirsi, a darvi soddisfazione, se a comunicargli qualcosa di speciale sarete voi.
Smail offre anche un altro indirizzo romanesco, con lo stesso significato: nome@nuncepossocrede.it.